Le tendenze cattive dell'uomo
Perché mai una cosa simile? La dignità di procreare è carica di enormi responsabilità. I genitori trasmettono quello che sono: se sono integri nell’anima e nel corpo, trasmettono una natura integra, se corrotti trasmettono la corruzione, prescindendo dall’educazione posteriore. L’inquinamento radicale inquina per molte generazioni. Dovrebbero dunque pagare i figli la trasgressione dei loro padri? Questo è un dato di fatto. I genitori hanno un ruolo di primaria importanza, su di essi grava la responsabilità di trasmettere la vita con quello che sono: una natura integra o una natura inquinata con ogni sorta di complicanze. Gesù ci chiarisce le idee con un esempio: “Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono” (Lc 7:43). Così non ci si meraviglia se genitori contaminati dall’IDS trasmettano al figlio la stessa malattia. Chi è corrotto, di solito trasmette quella corruzione. Tenete a mente la genetica, si comprende molto. Come avrebbero potuto fare gli avi a trasmettere una natura integra se la loro era contaminata? Questo vale anche per lo spirito.
Ora si comprende meglio come è successo di essere dei frutti contaminati, se siamo nati appesi all’albero contaminato dei nostri progenitori da cui abbiamo ricevuto la vita. Come è successo ai nostri progenitori, e giù giù fino a noi. Il peccato è stato sempre minimizzato o per ignoranza o perché gli uomini, sempre più sofisticati, addirittura lo negano. Solo la rivelazione ci salva da questo buco nero. Gesù non solo su questo ci ha istruiti ma ci ha procurato il rimedio efficace per ottenere quella salvezza che lui stesso ci ha procurato. In realtà Gesù ha redento tutti gli uomini sia quelli che erano prima di lui sia quelli che son venuti dopo. Però nessuno riceverà questa salvezza se non riconosce il proprio stato e l’opera salvifica operata da Gesù. È con questo che gli uomini peccatori devono fare i conti. Tutto è dono ma questo non può non essere accolto, altrimenti tutto rimarrebbe sospeso per il giudizio; e il giudizio è questo:
“16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. 17Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. 18Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. 19E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. 20Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. 21Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio”.