Stabilire quale sia la Chiesa più antica di Napoli è un compito pressoché impossibile.
Le prime chiese cristiane della zona risalgono a poco dopo l’editto di tolleranza di Milano del 313.
Dopo quasi due millenni di invasioni, conquiste e crescita esponenziale, la città di Napoli ha fagocitato, ormai, gli insediamenti più antichi.
Ancora oggi, però, permangono degli edifici di culto antichissimi. Tra le più antiche chiese paleocristiane vi è la basilica di San Pietro ad Aram (Aram deriva da Ara petri = Altare di Pietro) dove secondo la leggenda san Pietro battezzò i primi napoletani convertiti: santa Candida e sant’Aspreno.
L’edificio, seppur rimaneggiato nel corso dei secoli, possiede ancora marcate origini paleocristiane come i suoi grandi sotterranei che hanno conservato rigorosamente arte ed architettura paleocristiana.
Una tra le tante curiosità di questa Chiesa è che sia Papa Clemente VII che Papa Clemente VIII autorizzarono a tenere al suo interno e per ben tre volte il Giubileo per evitare un faticoso viaggio fino a Roma ai pellegrini del meridione.
Molto simile è il caso della chiesa di San Giorgio Maggiore che possiede al suo interno un rarissimo esempio di abside antica completa.
Da annoverare tra le più antiche vi è, anche, la basilica di San Giovanni Maggiore che conserva nell’abside i resti di un preesistente tempio pagano e che già a partire dal VI secolo, fu assieme a quella di San Giorgio Maggiore una dei maggiori luoghi di culto della città.
Napoli, però, ha numerosi altri luoghi di culto molto antichi, molti dei quali poco noti o poco visitati. Un esempio sono le numerose catacombe come quelle di di San Gennaro (II – III secolo), di San Gaudioso (IV – V secolo), di San Pietro ad Aram (I secolo), di San Severo (III – IV secolo) e le Catacombe di Sant’Eframo Vecchio (V secolo).
Le Catacombe napoletane sono state per secoli luoghi di culto, d’incontro, di devozione verso le anime dei defunti e, durante l’ultima guerra mondiale hanno offerto alla popolazione un luogo sicuro dagli attacchi degli aerei nemici.
Oggi hanno acquisito anche una valenza turistica e fanno registrare migliaia di visite al giorno.
Per coloro che volessero visitarle o semplicemente approfondire la loro conoscenza possono visitare il sito: www.catacombedinapoli.it gestito dalla cooperativa “La Paranza”.