Esaltazione e Presunzione non vengono da Dio

Siamo un popolo peccatore e fin quando saremo su questa terra rimarremo tali; solo al cospetto di Dio prenderemo piena coscienza dei nostri peccati e delle nostre debolezze umane.

Ma fin quando saremo su questa terra, nessuno può dire di essere intatto dal peccato e di aver raggiunto il massimo della conversione e della guarigione spirituale perchè … siamo tutti dei malati spirituali, tutti ma proprio tutti escluso nessuno: nè laici e nè consacrati.

Eppure tra tanti gruppi, comunità, parrocchie c’è chi vorrebbe apparire già Santo e già maestro di tutti. Ma ricordiamoci che nel Vangelo Gesù dice espressamente:

“Il più grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato”. Gesù ha dato l’esempio: “Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Signore e Maestro e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri” (Gv 13,12-14). Questo significa: chi ha di più, non è per tenere, ma per dare; chi è di più, non è per privilegio, ma per missione. Il Signore domanderà conto di questo di più, sfruttato per noi e non offerto a vantaggio degli altri. I doni e i carismi di Dio sono per la utilità comune (cfr. 1Cor 12). Siamo come un corpo, con diverse membra – nobili o meno nobili – ma tutte necessarie per il bene di tutto l’organismo. Il servizio, la carità, il mettersi a disposizione degli altri non è un di più o un’elemosina, ma una responsabilità e un dovere. Sono un diritto dei poveri e dei deboli, un diritto rivendicato davanti a Dio.

E su questo passo del Vangelo si possono dire tante cose. I doni e i carismi li abbiamo tutti, non esiste che una persona sia privilegiata ad avere carismi e altri siano meno privilegiati. Al massimo esistono persone che utilizzano i carismi e altre persone che invece li nascondono sotto terra mettendoli da parte.

I carismi il Padre eterno li ha dati a tutti, e non per farne diventare un vanto, un privilegio personale “Io ho tanti carismi e tu no” ma per metterli a servizio del prossimo (ognuno ha il suo) ma messi assieme diventano una grande forza.

Uno solo è il maestro e tutti gli altri sono servitori, anche i Santi erano servitori!

Dio ha creato anche gli angeli custodi per farsì che custodiscano i passi dei suoi figli (degli uomini). Ogni angelo custode ha una grande forza protettrice. Ci sono gli arcangeli che hanno una maggiore potenza perchè anche gli angeli hanno funzioni e carismi diversi , proprio come gli uomini. Ma gli angeli custodi sono tutti al servizio di Dio e ognuno deve invocare il proprio angelo, non l’angelo di qualcun’altro . Dire “Invoca il mio angelo custode che è più potente del tuo” è un atto di presunzione.

In più passi del Vangelo c’è anche questa frase di Gesù che ci fa capire che nessun umano, nemmeno i più grandi santi hanno mai visto la faccia del Padre celeste ecco Gesù cosa dice:

“Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato” (Gv 1,18)

 “Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre” (Gv 6,46)

“Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi” (Gv 4,12)

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto Me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? (Gv 14,8)

Quindi se qualcuno vi viene a dire che Gesù vorrebbe fargli vedere la faccia del Padre Suo, sappiate che Gesù non può fare proposte simili perchè chi vede Lui vede già il Padre e il menzognero oggi, è molto astuto a mettere tali confusioni e falsità.

Un altra cosa che Padre Amorth raccomandava molto era quella dell’imposizione delle mani:

non deve essere un atto di spettacolarizzazione, sensazionalismo. L’imposizione delle mani è un atto fraterno che un fratello fa nei confronti di un altro fratello, un atto di preghiera e di accoglienza verso quell’anima bisognosa, non è un atto di potere, di obbedienza e di sottomissione. E soprattutto non è un atto magico!

Chi ha ricevuto una particolare missione dal Padre Eterno deve essere umile, abbassarsi ed innalzare Dio perchè è Dio che agisce, è Dio che guarisce, libera, la frase “Io ho fatto, io ho guarito, io ho profetizzato” deve proprio sparire dal vocabolario di colui che serve Cristo.

Perchè il diavolo è superbo e vuole sostituirsi a Dio mentre chi serve Dio si sottomette alla sua maestosità e cerca di guardare più i suoi peccati, le sue mancanze che quelle degli altri.