Bruno Marcello, guarito a Medjugorje da un tumore in metastasi

Bruno Marcello, guarito a Medjugorje da un tumore in metastasi

Succede un fatto molto strano: il 21 aprile dovevi andare a fare una visita dall’oncologo ma l’infermiera sbagliando il mese, scrisse 21 dicembre.

Infatti Ti presenti con 4 mesi di anticipo. Che succede poi?

Mi presentai il 21 dicembre e i medici si stranirono di vedermi in ospedale dopo 2 settimane.

Ma oggi capisco che quell’errore è stato un segno di Dio perché poi in quell’occasione mi visitarono; la dottoressa cercava di individuare le ghiandole e le cellule malate sul mio corpo, ma palpandomi in tutto il corpo non riusciva a trovare nulla.

Così la dottoressa incredula, chiamò il medico ma anche lui palpando il mio corpo … non trovò la presenza delle ghiandole malate.

Oggi com’è la tua fede?

La mia fede è fatta di alti e bassi come tutti i comuni mortali. Ho la consapevolezza di dovermi confrontare con il Padre Eterno adesso e dopo questa vita; la mia paura è di essere giudicato nel momento in cui arriverò dall’altra parte ma confido in Dio.

Dio legge l’anima di ognuno di noi.

 

Cosa ti ha insegnato la sofferenza?

La sofferenza mi ha insegnato l’umiltà, ho fatto tanti errori con la mia famiglia che tollero e sopporto grazie alla fede.

Questa malattia mi ha ammorbidito il cuore, ho imparato che vale la pena vivere qualunque cosa ci possa capitare.

Ci sono molte persone che si tolgono la vita, si suicidano mentre ci sono tante persone che lottano per salvare la propria vita.

Sono passati 7 anni dalla mia guarigione ma è sempre emozionante e forte ripercorrere quei momenti, ringrazio Dio per tutto.

Servizio di Rita Sberna