Bruno Marcello, guarito a Medjugorje da un tumore in metastasi
Come hai vissuto quei momenti e chi ti stava accanto?
I miei 3 figli mi hanno aiutato ad andare avanti, ero anche sposato (adesso non lo sono più) e mia moglie mi è sempre stata accanto, devo dire che anche la mente è determinante quando ci sono questo tipo di problemi. Ovviamente la fede è fondamentale per affrontare questo tipo di problemi.
Com’è arrivata la chiamata per Medjugorje?
C’è stato veramente un intervento divino.
Venerdì 4 dicembre del 2009, mia cognata si trovava a Genova per fare delle commissioni, entrando in un negozio, subito dopo, entrò un ragazzo che lasciò un volantino di un pellegrinaggio a Medjugorje, così mia cognata gli chiese informazioni sul pellegrinaggio perché voleva portare me.
Questo ragazzo disse a mia cognata che il prossimo viaggio era il 7 dicembre ma non c’erano più posti al massimo ci sarebbe stato un altro pellegrinaggio a Medjugorje nel nuovo anno; ma per me non ci sarebbe stato più tempo.
Succede poi, che mia cognata scrive al tour operator che organizzava i pellegrinaggi di Paolo Brosio e miracolosamente si liberano due posti, che hanno permesso me e mia moglie ad andare Medjugorje.
A Medjugorje sono successe tante cose ed hai ricevuto segni particolari. Puoi raccontarci?
Siamo arrivati a Medjugorje il 7 dicembre e la sera successiva, nel giorno dell’Immacolata, sulla collina delle apparizioni ci sarebbe stata l’apparizione della Madonna al veggente Ivan.
La mia salute era precaria, facevo fatica a camminare per cui non sarei dovuto salire sulla collina, anche perché pioveva fortissimo ma sono stato spronato a salire sul monte.
Sono stato 3 ore quella sera, sul monte, sentivo le persone che pregavano e cominciavo a muovere i miei primi passi con la preghiera.
Devo dire che quando ho iniziato a pregare, la preghiera faceva più effetto degli antidolorifici nel mio corpo.
Ritornando alla sera dell’8 dicembre 2009, alle ore 22:00 vi è stata l’apparizione della Madonna. Aveva smesso anche di piovere e dopo l’apparizione, avevamo cominciato a scendere e durante la discesa non sentivo più i dolori.
Sotto quella pioggia torrenziale vi è stato un altro segno: mia moglie avvertì un forte profumo di lavanda e come ben sappiamo non esiste quel tipo di vegetazione ma nonostante questo, la pioggia avrebbe coperto quel profumo …
Quando ti sei accorto esattamente di essere guarito?
Mi sono reso conto lentamente nei giorni successivi. Tornando a casa dopo il pellegrinaggio, mi sono effettivamente accorto della guarigione.
Ormai avevo preso l’abitudine a toccarmi, in varie parti del mio corpo per sentire queste ghiandole evidenti … ma stranamente, facendo la doccia una sera, toccandomi sotto le ascelle non sentivo più nulla.