Beatrice Bocci “La nullità matrimoniale, la castità e il matrimonio con Alessandro Greco”
Ti rechi alla Madonna di Ostina, cosa succede in quel luogo e chi incontri?
In quel luogo inizio a pregare veramente di cuore la Madonna e sento dentro di me la prima vera riconciliazione con la Chiesa, sentivo il desiderio di andare a visitare la fraternità romena di don Gigi Verdi.
Con don Gigi abbiamo fatto un percorso durato 5 anni, avevo però identificato Gesù con lui, quindi questo mi portava ad andare a messa solo da lui, diciamo che avevo incontrato un uomo carismatico ma non avevo ancora incontrato Gesù vivo, tantè che quando andavo da don Gigi sentivo pace ma arrivata a casa questa pace non la sentivo più.
Così ritornai ad Ostina a pregare la Madonna perché mi rendevo conto che mi mancava qualcosa e non stavo in pace e dopo qualche mese, abbiamo incontrato Padre Roberto Basilico a capo della comunità “I discepoli di Maria di Nazareth” che prima si trovava a Isernia e adesso ad Ascoli Piceno.
E’ stato con Padre Roberto che ho iniziato a fare il primo “Itinerario della gioia” dove mi aspettava Gesù vivo.
Ricordi la prima volta che cadesti nel riposo dello spirito?
La ricordo benissimo, lì Gesù mi ha toccato il cuore e la mia vita è cambiata. Un giorno ci invitarono a partecipare ad una messa di guarigione che avveniva una volta al mese, e proprio durante quel momento di preghiera sentivo che il mio cuore si apriva a Gesù.
Successivamente Padre Roberto mi invitò a fare l’itinerario della gioia che durava 3 giorni, ed il primo giorno ho sentito la pace nel mio cuore, i miei pensieri si fermavano e la mia mente era stata liberata.
Il giorno dopo c’è stata la preghiera di invocazione allo Spirito Santo e Fra Marco disse queste parole “Gesù sta passando in mezzo a voi ed ha un dono speciale per una sorella che è qui con noi”. In quel momento ho sentito un amore che mi passava dentro, dalla testa fino ai piedi, e ho perso completamente il controllo del mio corpo e sono caduta nel riposo dello spirito.
Ho sentito che quest’amore mi pervadeva e visitava ogni parte del mio cuore soprattutto le parti sofferenti, veniva a portare liberazione, guarigione, consolazione … sparivano il senso di colpa, l’affanno, la tristezza, è stata per me una “resurrezione”. Gesù aveva aperto il sepolcro, Lazzaro ero io e stavo uscendo fuori.
Fatto il voto di castità, una volta arrivati a casa pian piano la vostra vita inizia a cambiare. Nasce un cenacolo di preghiera a casa vostra e cominciasti a frequentare degli itinerari per le coppie…
Si vero, il primo itinerario della gioia lo avevo fatto da sola, poi tornando da Medjugorje, facemmo il primo itinerario per le coppie insieme, portai con me anche la mia famiglia.
In quell’esperienza di preghiera sconvolgente e profonda per tutti, decidemmo di iniziare a fare un cenacolo familiare a casa nostra, con il santo rosario a Maria, preghiera di invocazione allo Spirito e invocazione a Gesù. Dopo 5 mesi siamo diventati 40 persone, la nostra casa si era trasformata in un grande cenacolo di preghiera e poi Don Roberto (visto che eravamo diventati in tanti) ci ha aperto le porte della sua chiesa e tutt’oggi, facciamo adorazione eucaristica tutte le settimane.
E’ provvidenziale il modo in cui venite a conoscenza di aver ottenuto la nullità matrimoniale, dopo 16 anni. Ci racconti?
Dopo 16 lunghi anni è arrivata la nullità matrimoniale e la notizia è arrivata proprio durante un itinerario delle coppie che avevamo rifatto. Durante quell’itinerario, l’avvocato ci chiamò dicendo che aveva ricevuto la chiamata dal Tribunale (era un venerdì) al quale comunicavano che il matrimonio era sciolto.
Noi iniziavamo il nostro itinerario per le coppie proprio il venerdì e la Parola di Dio che era uscita ai frati prima della preghiera fu la seguente “Infrangerò il giogo che ti opprime e spezzerò le tue catene”.
L’itinerario finiva il lunedì e il lunedì sera stesso, l’avvocato ci chiamò per comunicarci questa bella notizia. Il Signore ha operato grandemente in quei giorni e finalmente nel 2014 ci siamo sposati davanti a Dio.
Ti manca il mondo dello spettacolo?
Sinceramente no, per niente. Ho sempre faticato a starci, non era il luogo adatto a me e dopo la mia conversione ho chiesto a Gesù di fare la Sua volontà. Mi è capitato di condurre qualche spettacolo in carcere ma per rendere Lode e Gloria a Dio, quel servizio diventa preghiera fatto con l’intenzione di servire Dio e il prossimo.
Se dovessi starci dentro adesso, mi peserebbe tanto.
Servizio di Rita Sberna