Pochi conoscono la Via Matris, un pio esercizio approvato dalla Sede Apostolica dove Maria è contemplata come “la donna del dolore”: è madre e partecipe della Passione di suo Figlio Gesù. La Via Matris è modellata sulla Via Crucis ed è un percorso che un gruppo di fedeli o un singolo individuo può compiere “su un tratto di strada o all’interno di una chiesa, meditando i dolori che la Vergine Maria, madre e cooperatrice del Salvatore, soffrì durante la vita, nell’adempimento della sua missione”. Le origini della Via Matris non sono molto chiare. Si pensa che tale devozione risalga al tardo medioevo per un processo imitativo della Via Crucis. La Via Matris è articolata in sette “stazioni”, corrispondenti ai sette principali dolori della Madre del Signore e Madre nostra Maria. Il cammino si riferisce a sette episodi in particolare (tre dell’infanzia di Gesù Nostro Salvatore e quattro della sua passione) così enunciati nelle stazioni:
1. Maria accoglie nella fede la profezia di Simeone (Lc 2,34-35);
2. Maria fugge in Egitto con Gesù e Giuseppe (Mt 2,13-14);
3. Maria cerca Gesù smarrito in Gerusalemme (Lc 2,43-45);
4. Maria incontra Gesù sulla via del Calvario (Lc 23, 26-27)
5. Maria sta presso la croce del Figlio (Gv 19,25-27);
6. Maria accoglie Gesù deposto dalla croce (Mt 27,57-61);
7. Maria affida al sepolcro il corpo di Gesù, in attesa della risurrezione (Gv 19,40-42)
In ogni stazione sono presenti i seguenti elementi: l’enunciazione dell’episodio di dolore, un versetto introduttivo e la lettura di un brano evangelico, l’orazione e il canto processionale. La Via Matris ha anche un senso ecclesiale del dolore della Santa Vergine che accompagna la Chiesa nel suo cammino. Oggi ancora l’umanità è sofferente e Maria lo è con noi perché siamo i suoi figli. Con fiducia mettiamo tutte le nostre difficoltà nelle mani di Dio e nelle mani di Maria…è un affidamento che dobbiamo fare soprattutto nei momenti di crisi…tutti sappiamo quanto un cuore di mamma è capace di Amare e non ci lascia soli. Maria prega per noi. Ave Maria…